Il respiro circolare consapevole connesso è una tecnica di autoconoscenza, finalizzata allo sviluppo della consapevolezza di noi stessi nei diversi piani che ci compongono: fisico, emozionale, mentale e spirituale.
IL NOSTRO RESPIRO PARLA DI NOI
Il respiro è estremamente personale, come l’impronta digitale: al mondo non ci sono due persone che respirino nello stesso modo.
Ecco perché è importante conoscere se stessi attraverso il proprio respiro.
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Il respiro è il veicolo più immediato per sentire, e comprende un ampio spettro di sfaccettature, alcune delle quali sono gradevoli, mentre altre sono decisamente più scomode, come i ricordi delle esperienze poco piacevoli, le emozioni ingestibili, i pensieri limitanti e ripetitivi. Sulla bilancia, il “negativo” pesa di più di quello “positivo”, ed è per questo che crescendo si impara a inibire il respiro, dando origine a un respiro per così dire “condizionato”, che non fa sentire il “brutto”, ma che al tempo stesso tiene anche distanti dal “bello”!
A COSA SERVE IL RESPIRO CIRCOLARE CONSAPEVOLE CONNESSO
Attraverso questa particolare respirazione, si allarga la visuale: ci si apre nuovamente a sentire se stessi, si ottiene una maggiore chiarezza e lucidità di pensiero, si ritrova il proprio benessere psicofisico e si ha la possibilità di lasciar andare emozioni represse e pensieri depotenzianti, per riscoprire e sviluppare maggior equilibrio, armonia e fiducia.
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https://www.youtube.com/watch?v=uyqKY4pr59o
In questo video, Alexander Lowen, attraverso un esempio di seduta di Wilhelm Reich, parla di come il respiro inibisca le emozioni, e di come solo respirando possiamo viverle e lasciarle andare.
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Yakshamada è un’Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata ad AICS
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